Le mascelle sono il bastone del vecchio.
Il leone vecchio è più forte dei cerbiatti giovani.
Uno stomaco raramente digiuno disprezza i cibi volgari.
L'appetito vien mangiando, diceva Angest di Mans, ma la sete se ne va bevendo.
Avidamente allargo la mia mano: dammi dolore cibo cotidiano.
Non essere impaziente: cammina quanto è il tempo di camminare e mangia quanto è il tempo di mangiare.
Il mondo ipocrita non vuoi dare importanza al mangiare; ma poi non si fa festa, civile o religiosa, che non si distenda la tovaglia e non si cerchi di pappare del meglio.
A volte sei tu che mangi l'orso e a volte è l'orso che mangia te.
Ciò che è insaziabile non è lo stomaco, come dicono i più, ma l'opinione falsa che lo stomaco richiede sazietà illimitata.
Dovevamo mangiare. E mangiare e rimangiare. Eravamo tutti disgustosi, condannati ai nostri compitini sporchi. Mangiare, scoreggiare, grattarci, sorridere e santificare le feste.
Il più forte mangia il più debole, e nessuno muove un dito.
Non mangiare carne è un'etica assoluta: per chi sia cosciente di quel che significa allevare-macellare-trafficare carni, e non è disposto ad approvare tutto, e tuttavia non si astenga, non ci sarà perdono.