La gioia più profonda spesso è composta più di severità che di gaiezza.
Quand'anche potessimo essere sapienti del sapere altrui, saggi, per lo meno, non possiamo esserlo che della nostra propria saggezza.
Aristippo, quando gli fu ricordato l'affetto che doveva ai propri figli perché erano usciti da lui, si mise a sputare, dicendo che anche quello era pur sempre uscito da lui.
La vecchiaia ci segna più rughe nello spirito che sulla faccia.
Le cose non sono tanto dolorose o difficili di per se stesse: è la nostra debolezza e la nostra viltà che le rendono tali.
Signori, io ho fatto soltanto un mazzo di fiori scelti e di mio non ho dato che lo spago; Voi potrete farlo a pezzi ma i fatti non potrete mai distruggerli, potete solo ignorarli e null'altro.
Fu una notte triste; fu anche una notte allegra.
Il suo viso sgualcito color zafferano e gli occhi di plastica scura sprizzavano allegria.
Io non sono felice, sono allegra. C'è una differenza. Una donna felice non ha per niente preoccupazioni. Una donna allegra ha preoccupazioni, ma ha imparato come gestirle.
Le difficoltà, per superare le quali la mente cerca sostegno, inducono l'allegria, come l'esercizio agevola la digestione.
Così come la vivacità è il dono delle donne, la serietà è quello degli uomini.
Rallegratevi con i lieti e piangete con chi piange.
È bello qualcosa che, se fosse nostro, ci rallegrerebbe, ma che rimane tale anche se appartiene a qualcun altro.
Il possedere un carattere allegro è sicuramente la più grande fortuna che ci possa essere concessa.
Vino e donne, allegria e risate, prediche e acqua di seltz l'indomani.
Invecchiando, tu sei proprio come io ti esorto ad essere, e hai riconosciuto che cosa sia il filosofare per se stesso e che cosa sia il farlo per l'Ellade. Me ne rallegro con te.