Fu una notte triste; fu anche una notte allegra.
Cos'è quella sensazione che si prova quando ci si allontana in macchina dalle persone e le si vede recedere nella pianura fino a diventare macchioline e disperdersi?
Che cos'è quella sensazione quando ci si allontana dalle persone e loro restano sulla pianura finché le si vede appena come macchioline che si disperdono?...È il mondo troppo vasto che ci sovrasta, ed è l'addio. Ma noi puntiamo avanti verso la prossima pazzesca avventura sotto i cieli.
Nella vita non c'è altro che viverla, e basta.
L'uomo non sta in nessun posto. Perché qua non è un posto, e io sono qua per testimoniarlo.
C'è saggezza nel vino.
La vita senza allegria è una lampada senza olio.
L'allegria è l'ingrediente principale nel composto della salute.
Tutto il denaro e tutto il bene ci procurano a dire il vero molte cose: ma non la salute, il sonno ed il buon umore.
Essere allegri non significa necessariamente essere felici, talvolta si ha voglia di ridere e scherzare per non sentire che dentro si ha voglia di piangere.
Superato il primo choc, l'umiltà è una virtù allegra.
L'allegria è una pianta capricciosa, difficile da coltivare, che fa poca ombra, che dura poco e che richiede cure costanti e terreno concimato, né secco né umido, né esposto ai venti, insomma una coltivazione che viene a costar cara.
E d'altronde è questa qui la realtà di questa vita ci si guarda solo fuori ci si accontenta delle impressioni ci si fotte allegramente come se fosse niente darei fuoco a casa tua se mi passasse il mal di dente.
Nutre la mente soltanto ciò che la rallegra.
Colui che isola la sua coscienza dal cammino del popolo di Dio non conosce l'allegria dello Spirito Santo che sostiene la speranza.
Cenerai bene da me, mio Fabullo, se dio vorrà, uno di questi giorni: basta che porti una cena abbondante, squisita, dove non manchi una splendida ragazza e vino e sale e ogni allegria. Ripeto che così cenerai bene da me: ora la borsa di Catullo non ha che ragnatele.