Così come la vivacità è il dono delle donne, la serietà è quello degli uomini.
Le cose più importanti per essere felici in questa vita sono l'avere qualcosa da fare, qualcosa da amare e qualcosa in cui sperare.
Così io vivo nel mondo più come osservatore dell'umanità che come appartenente alla specie.
L'allegria è soprattutto, fomento di salute.
Se dobbiamo credere ai nostri logici, l'uomo si distingue da tutte le altre creature per la facoltà di ridere.
La vera felicità nasce in primo luogo dal piacere del proprio io, e poi, dall'amicizia e dalla conversazione di pochi compagni scelti.
Colui che isola la sua coscienza dal cammino del popolo di Dio non conosce l'allegria dello Spirito Santo che sostiene la speranza.
Nel vedere quel che succede nel mondo, il più misantropo finirebbe col rallegrarsi, e Eraclito col morire dal ridere.
La radice di tutte le passioni è l'amore. Da esso nasce la tristezza, il piacere, l'allegria e la disperazione.
Coloro che portano il sole nella vita degli altri, non possono tenerlo lontano da se stessi.
Il segreto della mia comicità? La ribellione di fronte all'angoscia, alla tristezza e alla malinconia della vita.
Morire sì, non essere aggrediti dalla morte. Morire persuasi che un siffatto viaggio sia il migliore. E in quell'ultimo istante essere allegri come quando si contano i minuti dell'orologio della stazione e ognuno vale un secolo.
Che cos'è, per lo più, l'amore? Il capriccio d'un giorno, un'allegra unione, mediante la quale due esseri s'ingannano reciprocamente e spesso in buona fede.
Fate del bene a quanti più potete, e vi seguirà tanto più spesso d'incontrare dei visi che vi mettano allegria.
Si torna naturalmente al trucido feuilleton del Grande Magazzino dove finzione e realtà copulano allegramente.
Il fado non è né allegro né triste, è la stanchezza dell'anima forte, l'occhiata di disprezzo del Portogallo a quel Dio cui ha creduto e che poi l'ha abbandonato: nel fado gli dei ritornano, legittimi e lontani.