Il colloquio, con la sua unità, sorregge il nostro esserci.
Ciò che è veramente inquietante non è che il mondo si trasformi in un completo dominio della tecnica. Di gran lunga più inquietante è che l'uomo non è affatto preparato a questo radicale mutamento del mondo.
L'angoscia è la disposizione fondamentale che ci mette di fronte al nulla.
Caos è il nome che indica un peculiare pre-oggetto del mondo nella sua totalità e del signoreggiare cosmico.
La filosofia è alla fine.
La conversazione più felice è quella di cui non ci si ricorda nulla distintamente tranne l'effetto generale di un'impressione piacevole.
Mi piace sentirmi parlare. È una delle cose che mi divertono di più. Spesso sostengo lunghe conversazioni con me stesso e sono così intelligente che a volte non capisco nemmeno una parola di quello che dico.
La conversazione erudita è o l'affettazione dell'ignorante, o la professione di colui che è mentalmente disoccupato.
Molti sanno discutere, pochi conversare.
Maleducazione, irresponsabilità, doppiezza e stupidità sono le caratteristiche delle reali interazioni umane: la materia delle conversazioni, la causa di molte notti insonni.
Spesso sostengo lunghe conversazioni con me stesso e sono così intelligente che a volte non capisco nemmeno una parola di quello che dico.
In un colloquio un po' lungo anche il più saggio diventa una volta pazzo e tre volte minchione.
Non s'impara qualcosa dagli altri che nelle conversazioni a due, dove colui che insegna si adatta alla natura dell'altro, rispiega, esemplifica, domanda, discute e non detta il suo verbo dall'alto.
Un abito silenzioso nella conversazione, allora piace ed è lodato, quando si conosce che la persona che tace ha quanto si richiede e ardimento e attitudine a parlare.
Conversazione : Una fiera dove si sfoggiano i prodotti più vani dell'intelligenza, e in cui ogni espositore è troppo intento a sistemare la propria merce per prestare attenzione a quella del proprio vicino.