La filosofia è alla fine.
Ansia. Una manifestazione fondamentale dell'essere nel mondo.
Caos è il nome che indica un peculiare pre-oggetto del mondo nella sua totalità e del signoreggiare cosmico.
L'angoscia è la disposizione fondamentale che ci mette di fronte al nulla.
Quella che è stata la funzione della filosofia fino ad oggi è stata ereditata dalle scienze. La filosofia si dissolve in singole scienze: la psicologia, la logica, la politologia.
Ormai solo un dio ci può salvare.
Si riconosce un filosofo dal rifuggire tre cose abbaglianti e chiassose: la gloria, i principi e le donne: e con ciò non è detto che non siano queste a venire da lui.
Il filosofo non riposa - non vive quoquo modo secondo i dettami del rito questa vita, nella speranza d'un'altra eterna in Dio, ma vuole la sua propria vita libera - la vita della conoscenza.
Non so nulla dell'anima. Non sono mai stato quel genere di filosofo.
Che i vermi roderanno il mio corpo è un pensiero che posso sopportare, ma che i professori di filosofia rodano la mia filosofia, è un'idea che mi fa venire i brividi.
Non si potrebbe immaginar nulla di tanto strano e di così poco credibile che non sia stato detto da qualche filosofo.
La filosofia mozzerà le ali di un angelo.
La filosofia non respinge né preferisce nessuno: splende a tutti.
Infinita è la turba degli sciocchi, cioè di quelli che non sanno nulla!
Alla filosofia donano impedimento le ricchezze, e la Povertade porge camino sicuro ed ispedito.
Filosofia non è altro che amistanza a sapienza.