La mia idea di notte brava è stare a casa.
Chi vive in esilio senza casa è come un morto senza tomba.
La casa è quel posto dove, quando ci andate, vi accolgono sempre.
Come in alcune case romane, anche nella mia c'era un posticino appartato dove vi era sistemato un altarino dedicato ai defunti.
Le stanze cambiano forma secondo chi ospitano.
Il nostro paese può essere paragonato ad una casa nuova. Ci mancano molte cose, ma possediamo quella più preziosa di tutte: la libertà!
Quando diciamo "casa" intendiamo un luogo di accoglienza, una dimora, un ambiente umano dove stare bene, ritrovare se stessi, sentirsi inseriti in un territorio, in una comunità.
Ogni casa, ogni prodotto dell'architettura dotato di valore simbolico, dimostra che noi vogliamo costruire un paradiso per l'umanità.
Chi ha la casa fatta di vetro, non dovrebbe gettare pietre contro quella degli altri.
L'essere lontano mi faceva sentire a casa.
Un uomo costruisce una bella casa; ed ora egli ha un padrone, e un compito per la vita; egli deve arredarla, custodirla, mostrarla e tenerla in buono stato, per il resto dei suoi giorni.