Marina Fiordaliso esprime una profonda riflessione sulla relazione tra l'artista e il mondo discografico, evidenziando la contrapposizione fra le aspettative dell’industria musicale e i desideri autentici del cantante. La frase sottolinea un cambiamento interiore nella sua visione della propria carriera artistica: mentre prima cercava di adattarsi alle esigenze discografiche, ora si concentra sul canto puro e sui concerti dal vivo, rifiutando la presunta obbligatorietà dell'inserimento nel contesto del mercato musicale. Questa citazione riflette un sentire comune tra molti artisti che vedono il loro lavoro come una forma di espressione personale piuttosto che semplicemente uno strumento per raggiungere la popolarità o le vendite discografiche.