Le stelle son buchi nel cielo da cui filtra la luce dell'infinito.— Maria Antonietta
Le stelle son buchi nel cielo da cui filtra la luce dell'infinito.
Ero una regina e mi hanno tolto la corona, una moglie e hanno ucciso mio marito, una madre e hanno portato i miei bambini lontano da me, mi è rimasto solo il mio sangue. Prendetelo. Ma non fatemi soffrire a lungo.
Siate certo che, qualunque sia la sventura che mi perseguita, io posso anche cedere alle circostanze, ma non consentirò mai ad una cosa indegna di me. È nella sventura che si capisce meglio ciò che si è.
Maria Antonietta: Tutto questo è ridicolo. Contessa de Noailles: Tutto questo, madame, è Versailles.
Mi è rimasto solo il sangue, prendetelo ma non fatemi soffrire a lungo.
Costruisce troppo in basso chi costruisce al di sotto delle stelle.
Nella vostra vita vi auguro almeno un blackout in una notte limpida.
Chi non ha luce in viso, mai potrà essere stella.
Attraverso le asperità alle stelle.
Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Poveretto è chi non vede le stelle senza una botta in testa.
Non servon più le stelle: spegnetele anche tutte.
Chi è nel fango tende a guardare le stelle.
Per la morte non c'è spazio, ma le vite volano e si aggiungono alle stelle nell'alto cielo.
Ho perso la mia goccia di rugiada! dice il fiore al cielo dell'alba, che ha perso tutte le sue stelle.