Bisogna volere bene come se un giorno si dovesse arrivare a odiare.
Infatti come si dice che ci sono delle donne disadorne, che da ciò ricavano pregio, così questa maniera del parlare tenue, sebbene disadorno, piace; e in entrambi i casi si attua un non so che per cui si determina una certa eleganza che però non dà nell'occhio.
La fortuna non solo è cieca lei stessa, ma per lo più rende ciechi anche coloro che ha favorito.
La storia è maestra di vita.
Fra le armi tacciono le leggi.
Quali sono nello stato i capi, tali sono gli altri cittadini.
L'odio che parla solo attraverso gli sguardi, è sofferenza.
L'odio non sempre nuoce a chi è odiato; sempre a chi odia.
Il male è concepire miserie sempre maggiori, assecondando il bisogno incessante dell'uomo di esigere vendetta per il suo odio.
L'odio è un tonico, fa vivere, ispira vendetta; invece la pietà uccide, indebolisce ancora di più la nostra debolezza.
Mai, invero, si placano quaggiù gli odii con l'odiare: col non-odiare si placano. Questa è legge eterna.
L'odio sembra capace più dell'amore di serbare memoria.
Colui che è odioso al popolo è come un lupo per i cani: è lo spirito libero, il nemico della catena, il non-adoratore, randagio per i boschi.
L'uomo comincia a non odiare il suo prossimo soltanto quando tra lui e il suo prossimo può esserci almeno un muro di mezzo.
L'odio mi ha messo in prigione, l'amore mi farà uscire.
Credo nel potere del riso e delle lacrime come antidoto all'odio e al terrore.