Dio, dammi un assegno della tua presenza.— Marcello Marchesi
Dio, dammi un assegno della tua presenza.
Oggi tutto non basta più.
E' sbagliato giudicare un uomo dalle persone che frequenta. Giuda, per esempio, aveva degli amici irreprensibili.
Il mondo è fatto a scale, chi è furbo prende l'ascensore.
Vorrei morire ucciso dagli agi. Vorrei che di me si dicesse: "Come è morto? Gli è scoppiato il portafogli".
Il disordine dà qualche speranza, l'ordine nessuna.
Dio ha creato il mondo. Prima o poi ci riproverà.
L'universo e' tutto il Dio che c'è.
La parola "mai" è quella a cui tende l'orecchio Dio quando ha voglia di farsi una risata.
O Dio è limitato, circoscritto, conforme alle condizioni formali dall'esperienza, oggetto fra oggetti, e non è più Dio. O è l'infinito e allora cade fuori dall'Essere, è non Essere. O Essere e non-Dio, o Dio e non-Essere.
La fiducia nella bontà di Dio è inversamente proporzionale alla dimostrazione.
Il Dio cristiano propone e non impone, lasciando sempre un margine di penombra che permetta la negazione e che salvi, per l'uomo, la libertà; e, per Lui, il diritto di perdonare.
Se Dio ha fatto questo mondo, io non vorrei essere Dio; l'estrema miseria del mondo mi dilanierebbe il cuore.
Se c'è un dio, è un assassino malvagio.
Il problema dell'essere un dio è che non hai nessuno a cui rivolgere le preghiere.
Essere non comporta necessariamente l'esistere: Dio non esiste ma è.