La vita o si vive o si scrive, io non l'ho mai vissuta, se non scrivendola.
Vale più una pietruzza in patria, che tutto un regno fuorvia!
Mangia il Governo, mangia la Provincia; mangia il Comune e il capo e il sottocapo e il direttore e l'ingegnere e il sorvegliante... Che può avanzare per chi sta sotto terra e sotto di tutti e deve portar tutti sulle spalle e resta schiacciato?
La vita, per tutte le sfacciate assurdità, piccole e grandi, di cui beatamente è piena, ha l'inestimabile privilegio di poter fare a meno di quella stupidissima verosimiglianza, a cui l'arte crede suo dovere obbedire.
Non c'è più pazzo al mondo di chi crede d'aver ragione!
Lo scrittore stempera in dieci pagine quel che dovrebbe esser raccolto in uno sguardo.
La vita è una pillola che nessuno può riuscire a ingoiare se non è dorata.
L'uomo è l'unico animale la cui esistenza è un problema che deve risolvere.
Ci sono tre cose intollerabili nella vita, il caffè freddo, lo champagne tiepido e le donne troppo eccitate.
Senza donna, la vita è pura prosa.
Il paradiso è quaggiù, mentre respiriamo e viviamo. Dopo, si diventa un pugno di cenere e tutto è finito.
La vita è una cella un po' fuori dell'ordinario, più uno è povero più si restringono i metri quadrati a sua disposizione.
Gatti e scimmie, scimmie e gatti: ecco tutta la vita umana.
La vita è così... normale, prima che accada qualcosa.
Possiamo trasformare la vita in una specie d'avventura da libro illustrato, se vogliamo. Non c'è nessun limite a quello che si può inventare, se solo usiamo le risorse che adesso vengono rovesciate per alimentare questo mondo detestabile.
La vita si può capire solo all'indietro, ma si vive in avanti.