L'immagine è un fatto.
Pregare è pensare al senso della vita.
Senza un po' di coraggio non si può scrivere nemmeno un'osservazione sensata su se stessi.
La confusione e la sterilità della psicologia non si possono spiegare dicendo che è una "scienza giovane"; il suo stato non si può paragonare, ad esempio, con quello della fisica ai suoi primordi. In altre parole, in psicologia sussistono metodi sperimentali e confusione concettuale.
È così difficile trovare l'inizio. O meglio: è difficile cominciare dall'inizio. E non tentare di andare ancor più indietro.
Il limite del linguaggio si mostra nell'impossibilità di descrivere il fatto che corrisponde a una proposizione (che è la sua traduzione) senza appunto ripetere la proposizione.
L'immagine artistica è uno strumento sui generis per cogliere l'assoluto. Per mezzo dell'immagine si mantiene la percezione dell'infinito.
Noi ci facciamo immagini dei fatti.
L'immagine appartiene alla sfera della magia, agli spiriti della notte, possiede un fascino femminino malefico.
È terribile distruggere l'immagine che una persona ha di sé, nell'interesse della verità o di qualche altro concetto astratto. Come si può esser certi che questa persona saprà crearsene un'altra che le consenta di continuare a vivere?
So che immago è del cor La forma esterïore; Ma l'immago sovente È Fallace, o languente.
Le persone sono molto abituate alla propria immagine, crescono attaccate alle proprie maschere, amano le proprie catene, si dimenticano chi sono in realtà, e se cerchi di ricordarglielo loro ti odiano.
L'immagine è una cosa, mentre l'uomo è un'altra è molto difficile vivere dietro ad un'immagine.
L'immagine è un modello della realtà.
L'immagine presenta la situazione nello spazio logico, il sussistere e non sussistere di stati di cose.