Anche i pensieri talvolta cadono immaturi dall'albero.
Tutta la filosofia è «critica del linguaggio».
La differenza fra un buon architetto e un cattivo architetto consiste oggi nel fatto che quest'ultimo soccombe a ogni tentazione, mentre l'altro le resiste.
La tragedia consiste in questo: che l'albero non si piega ma si spezza.
L'immagine è un modello della realtà.
Se nella vita siamo circondati dalla morte, così anche nella salute dell'intelletto siamo circondati dalla follia.
Non è difficile nutrire pensieri ammirevoli quando ci sono le stelle. Più difficile è conquistarli intatti nella meschinità di ogni giorno.
I pensieri, in genere, sono peggiori di noi stessi.
Il pensiero ha ciò che manca a una banalità per essere un pensiero.
La manifestazione del vento del pensiero non è la conoscenza; è l'attitudine a discernere il bene dal male, il bello dal brutto.
Il pensiero fa la grandezza dell'uomo.
Il pensiero assoluto è antisociale, antigregario, forse autistico. È una lebbra che cerca l'isolamento.
È abusivo approfittare di ciò che si pensa per disprezzare il pensiero.
I pensieri sono azioni.
Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?
Se non si può pensare completamente un pensiero, a uno pare di perdere una parte del suo io, anzi quasi, come se fosse intimamente legato in qualche posto e se ne fosse tentato invano di liberare. Ogni pensiero è un possesso che bisogna conquistare all'universo, alla potenza che lo tiene stretto.