La via d'uscita per la filosofia è in un tal quale "storicismo" e nella "critica della cultura".
La mia filosofia non è per nulla adatta a che si possa vivere di lei. Essa è priva dei requisiti primi, essenziali per una ben retribuita cattedra di filosofia.
È a causa del sentimento della meraviglia che gli uomini ora, come al principio, cominciano a filosofare.
La filosofia sembra che si occupi solo della verità, ma forse dice solo fantasie, e la letteratura sembra che si occupi solo di fantasie, ma forse dice la verità.
La migliore filosofia, relativamente alla gente, è di fondere nei suoi confronti il sarcasmo dell'allegria con l'indulgenza del disprezzo.
La filosofia è un inventario di pensieri nel flusso della vita.
Nessuno deve entrare in una filosofia se non è disposto, almeno come possibilità, a non lasciarla per tutta la vita.
Gli uomini diventano filosofi perché sono dotati della capacità di meravigliarsi.
A rigore la filosofia è nostalgia, il desiderio di trovarsi dappertutto come a casa propria.
Ritengo che il filosofo non debba essere religioso per la stessa onestà di fondo che vieta al doganiere di diventare contrabbandiere.
La filosofia non c'impedisce di commettere errori, ma ce li spiega.