Ecco una cosa grandiosa: avere la debolezza di un uomo e la tranquillità di un dio.
I piccoli delitti vengono puniti, quelli grandi portati in trionfo.
La fortuna teme i forti e opprime i deboli.
A che ci serve viaggiare, se non riusciamo ad evitare noi stessi?
Proprio e naturale della virtù è godere e gioire: adirarsi non è conforme alla sua dignità, non più che essere triste; eppure la tristezza è compagna dell'iracondia, e ogni forma d'ira si risolve in essa, sia dopo il pentimento sia dopo l'insuccesso.
Le difficoltà rafforzano la mente, così come il lavoro rafforza il corpo.
Gli anni hanno la strana facoltà di fiaccare tutti i sentimenti.
Solo i deboli parlano di giustizia.
Penso che per la maggior parte di noi le nostre più grandi fragilità siano di natura sessuale.
Ogni uomo paga la sua grandezza con molte piccolezze, la sua vittoria con molte sconfitte, la sua ricchezza con molti fallimenti.
Il blocco di granito che è da ostacolo al cammino del debole, diventa la base di partenza nel cammino del forte.
Tre fallimenti denotano una forza insolita. Un debole non ha abbastanza fegato da fallire tre volte.
L'opinione pubblica è una miscela di follia, debolezza, pregiudizi, sentimenti sbagliati, sentimenti giusti, ostinazione, e paragrafi di giornale.
Se la propria forza consiste solo nella debolezza altrui, si vive nella paura.
Ho incontrato la contorta schiavitù, che fa muovere per paura la lingua dei deboli, spingendoli a dire cose che non sentono, cosicché essi fingono di meditare sulla loro condizione mentre, in realtà, sono soltanto sacchi vuoti che persino un bambino può ripiegare o appendere.
Il cavo viene rotto infine dal tiro più debole.