La scienza che esita a dimenticare i suoi fondatori è perduta.
Tutta la storia della filosofia occidentale non è che una serie di note a margine su Platone.
Cerca la semplicità, e diffida da essa.
Nell'evoluzione della vera coscienza una contraddizione è il primo passo verso una vittoria.
Non esistono verità intere, tutte le verità sono mezze verità, è nel cercare di considerarle verità intere che il male gioca.
L'insistenza sulla chiarezza a tutti i costi è basata su una mera superstizione sul modo in cui funziona l'intelligenza umana.
La necessità di isolarsi per dedicarsi al proprio lavoro scientifico è la prima di tutte le necessità di un uomo di scienza.
Ci piaccia o no, siamo legati alla scienza. Dobbiamo dunque cercare di cavarne il meglio. Quando finalmente veniamo a patti con essa e ne riconosciamo pienamente la bellezza e il potere, troviamo di aver fatto un baratto decisamente a nostro favore.
La scienza moderna ha come scopo: meno dolore possibile, vita più lunga possibile, cioè una specie di eterna beatitudine, in verità molto modesta in confronto con le promesse delle religioni.
Tutta la nostra conoscenza rimane fallibile, congetturale. La scienza è fallibile perché la scienza è umana.
Scienza vuol dire studio della logica del Creato. Ha inizio con un atto di fede e continua attraverso l'uso della ragione applicata alla sfera dell'immanente.
La nostra scienza è costituita di alcuni buoni aneddoti insieme ad alcuni maestosi fatti sulla distanza e le dimensioni e di poco o niente sulle stelle nella loro relazione con l'uomo.
La curva è la più graziosa distanza tra due punti.
Quando saremo afflitti, la scienza della realtà fuori di noi non ci consolerà dell'ignoranza morale, ma la scienza morale mi consolerà sempre dell'ignoranza delle scienze oggettive.
Se ho fatto qualche scoperta di valore, ciò è dovuto più ad un'attenzione paziente che a qualsiasi altro talento.