La neutralità, come principio durevole, è una prova di debolezza.
Non abbiamo vinto, ma abbiamo lottato; non abbiamo abbattuto il tiranno, ma abbiamo fermato la sua corsa, non abbiamo salvato il nostro paese, ma l'abbiamo difeso, e se un giorno sarò scritta la nostra storia, potremo dire che abbiamo resistito.
La conoscenza di una debolezza avvicina di più che non la conoscenza di una virtù.
Non bisogna mai fare società con i più forti e i più furbi perché il debole o l'ingenuo ne uscirà sempre con le ossa rotte.
L'amore più forte è quello capace di mostrare la propria fragilità.
Ogni bisogno reale e possibile è una debolezza che finirà col portare la mosca al vischio.
I forti si salvavano a spese dei deboli, e soccombeva chi non era furbo a sufficienza per sopravvivere.
Nulla è più ripugnante della maggioranza: giacché essa consiste in alcuni forti capi, in bricconi che si adattano, in deboli che si assimilano, e nella massa che trotta dietro senza sapere minimamente quello che vuole.
Pesa la percezione del cattolicesimo come «religione debole» moralmente, viziata da un perdonismo e da un'inclinazione all'indulgenza che ne hanno sempre costituito la forza; e che invece ora le vengono rimproverate come difetti intollerabili.
Tutti compiangono il debole; la gelosia devi meritartela.
Troppa debolezza o troppa violenza nuociono: bisogna congiungere fermezza alla moderazione.
Il ritorno è il movimento della via. La debolezza è la pratica della via.