Non è con l'intelligenza che Lo si capisce, ma è la vita che Lo fa comprendere.
La bellezza, la gioia solo per la gioia, indipendente dal bene, è ripugnante. Io l'ho conosciuta e l'ho gettata via. Il bene senza bellezza dà tormento. Solo l'unione dei due o, piuttosto non l'unione, bensì la bellezza come aureola del bene. Mi sembra che questo sia vicino alla verità.
Dio è quell'infinito Tutto, di cui l'uomo diviene consapevole d'essere una parte finita.
Un uomo, da solo, non può fare alcun male. Il male nasce dalla disunione fra le persone.
Lo scopo della vita dell'uomo è l'impiego di tutte le possibili facoltà per lo sviluppo multilaterale di tutto l'essere.
V'è nel sentimento dell'amore qualcosa di singolare, capace di risolvere tutte le contraddizioni dell'esistenza e di dare all'uomo quel bene completo, la cui ricerca costituisce la vita.
Rispetto troppo l'idea di Dio per renderlo responsabile di un mondo così assurdo.
Se Dio esiste, esagera.
Le leggi morali non ce le ha date Dio, ma non per questo sono meno importanti. Questa dovrebbe essere l'etica dominante, senza aspettarsi una ricompensa nell'aldilà.
Se Dio esiste, chi è? Se non esiste, chi siamo?
Sono gli uomini che hanno dissuaso Dio dall'esistere.
Dove è Dio, lì vi è amore. E dove è amore, vi è sempre servizio.
Vivere in incognito, come Dio.
Ingiusto è chi non prova desiderio di te, chi non capisce e non si sente in dovere di amarti, per quanto è nelle possibilità di una creatura razionale.
L'impazienza di Dio nel pubblicare il mondo non finisce di sbalordirmi. Cose così si tengono nel cassetto per sempre.
Forse l'idea che Dio abbia fatto l'uomo a sua immagine e somiglianza non è una bestemmia né una fanfaronata, perché accorgersi, come Cottolengo, che non esiste mostruosità ma solo indicibile sofferenza in credito d'amore, è una grandezza degna di un Dio.