No' si volta chi a stella è fisso.
Un vaso rotto crudo si può riformare, ma il cotto no.
Il pittore che ritrae per pratica e giudizio d'occhio sanza ragione è come lo specchio, che in sé imita tutte le a sé contrapposte cose, sanza cognizione d'esse.
La stoltizia è scudo della vergogna, come la improntitudine della povertà.
L'anima desidera stare col suo corpo perchè,senza li strumenti organici di tal corpo, nulla può operare ne sentire.
Arco non è altro che una fortezza causata da due debolezze, imperò che l'arco negli edifizi è composto di 2 parti di circulo, i quali quarti circuli, ciascuno debolissimo per sé, desidera cadere, e opponendosi alla ruina l'uno dell'altro, le due debolezze si convertano in unica fortezza.
Per quanto mi riguarda, nulla so con certezza. Ma la vista delle stelle mi fa sognare.
Non è nelle stelle che è conservato il nostro destino, ma in noi stessi.
Per uno che non doveva far parte di questo mondo devo confessare che all'improvviso mi costa lasciarlo, però dicono che ogni atomo del nostro corpo una volta apparteneva a una stella. Forse non sto partendo. Forse sto tornando a casa.
Il digiuno cessava quando nel cielo chiaro di quello scorcio d'estate spuntavano le prime tre stelle.
Chi non ha luce in viso, mai potrà essere stella.
Non chiedere la luna. Abbiamo le stelle.
Guardare il limpido cielo notturno e avvistare prima degli altri una nuova stella è un'enorme emozione.
Laudata sii per la tua pura morte, o Sera, e per l'attesa che in te fa palpitare le prime stelle!
Chi è nel fango tende a guardare le stelle.
Chi non ha luce in viso, non diventerà mai una stella.