Ieri passò, domani non ha certezza. Vivi tu adunque oggi.
Architettore chiamerò io colui che saprà con certa e maravigliosa ragione, e regola, sì con la mente, e con lo animo divisare.
Il molto crebbe di più pochi.
E gioverravi ricordarvi che l'avarizia fu sempre inimica della virtù. Raro potrà acquistare nome animo alcuno che sia dato al guadagno.
Solo è sanza virtù chi nolla vuole.
Mediocrità, amica della quiete, vincolo della pace, nutrice della felice tranquillità dell'animo nostro, e beato riposo in tutta la vita.
Chi vive secondo le prescrizioni del medico, vive infelicemente.
Dobbiamo imparare a vivere insieme come fratelli o periremo insieme come stolti.
Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere.
Vivere è come scalare le montagne: non devi guardarti alle spalle, altrimenti rischi le vertigini. Devi andare avanti, avanti, avanti... Senza rimpiangere quello che ti sei lasciato dietro, perché, se è rimasto indietro, significa che non voleva accompagnarti nel tuo viaggio.
Vale la pena di lottare solo per le cose senza le quali non vale la pena di vivere.
Forse è questo il peccato originale, essere incapaci di amare e di essere felici, di vivere a fondo il tempo, l'istante, senza smania di bruciarlo, di farlo finire presto.
L'obiettivo non è vivere per sempre. L'obiettivo è creare qualcosa che vivrà per sempre.
Che cosa ci si può aspettare da un mondo in cui quasi tutti vivono solo perché non hanno ancora trovato il coraggio di spararsi?
Che gusto c'è a vivere se non ci si può sentire vivi?
Certe persone vivono in lotta con altre, con sé stesse, con la vita. Allora si inventano opere teatrali immaginarie e adattano il copione alle proprie frustrazioni.