Chi non ha opinioni adotta facilmente le estreme.
Ci sono libri e giornali che fanno gli uomini pensatori in camera e sciocchi nel mondo.
Una delle ragioni principali per cui l'uomo continua a fare una cosa, è che l'ha sempre fatta.
I vincitori fanno la storia e i vinti la morale.
Gli uomini non si consolano di un grande amore finito: preferiscono dimenticarlo.
Nei tempi, in cui tutti scrivono bene, pochi scrivono cose grandi.
Il fanatico è perpetuamente incompleto e insicuro. Egli non può auto-generare sicurezze dalle sue risorse individuali, ma solo trovarle aggrappandosi spassionatamente a qualunque sostegno gli capiti di incontrare.
I fanatici non sono gli unici convinti di possedere la verità (quasi tutti ne sono convinti), sono solo i più terrorizzati di perderla.
Un popolo ispirato dalla democrazia, dai diritti umani e dalle opportunità economiche volta le spalle con decisione all'estremismo.
Si parla sempre di "fanatismo cieco", come se ci fosse un fanatismo "chiaroveggente".
Chi sopprime le segrete connivenze tra i propri amori e i propri odi diventa un fanatico che incede tra schemi.
Il fanatismo sta alla superstizione come il delirio alla febbre.
Il fanatismo consiste nel raddoppiare gli sforzi quando si è dimenticato lo scopo.
È fanatico chi pensa che qualcosa possa essere tanto importante da superare qualsiasi altra.
Sono un criminale? Il mondo sa che io non sono un criminale. Per cosa stanno cercando di mettermi in carcere? In questa società si è perso il senso comune a causa di fanatismi religiosi e dogma.
Un fanatico è un uomo che fa quello che pensa farebbe Dio se solo sapesse come stanno le cose.