L'intellettuale è un signore che fa rilegare i libri che non ha letto.
Se le religioni fossero molto chiare perderebbero, con l'andar del tempo, i credenti.
Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.
Chi rompe non paga e si siede al governo.
Il napoletano non chiede l'elemosina, ve la suggerisce.
La nostra bandiera nazionale dovrebbe recare una grande scritta: Ho famiglia.
Che voluttà, mettersi con una donna nel letto di Procuste della propria visione del mondo.
La camera da letto è il mio luogo di lavoro naturale, come il Parlamento per un deputato.
Non ho mai avuto giocattoli. La sera andavo a letto con il fucile a turaccioli, una bambola di mia sorella e un quotidiano.
Le qualità di un giocatore sono come la coperta di un letto. I genitori danno la qualità del tessuto e l'elasticità della fibra. Il nostro lavoro deve essere mirato ad allargare la coperta senza rovinare le fibre.
Quelle rare volte che esco da casa e entro in Italia - a cena, al cinema, nei negozi, in un giornale, in una televisione, in un dibattito o in un letto - vorrei essermi amputato le gambe prima di farlo.
Il mio letto non conosce freddure.
In questo mondo di fenomeni, di gente pronta ad uccidersi io un fucile ce l'ho... lo tengo sotto il letto.
La religione è finita. Non c'è più nessuno che si vanti di aver portato a letto una suora.
Le leggi razziali del 1938 si sono rivelate la mia fortuna, perché mi hanno obbligata a costruirmi un laboratorio in camera da letto, dove ho cominciato le ricerche che mi hanno in seguito portato alla scoperta dell'NGF (Nerve Growth Factor).
Io vado a letto tardi perché leggo Kant.