L'autorità avvelena chiunque l'assume su se stesso.
L'antisemitismo è il socialismo degli imbecilli.
Non è serio, in politica, contare sulle convinzioni, la devozione e le belle qualità dell'anima.
Il socialismo nacque direttamente dal capitalismo: esso è calcolo, sorveglianza, controllo. Il comunismo deve nascere dal socialismo: gli è superiore.
Non contento di aver preso in mano le funzioni di Segretario generale, il compagno Stalin si è attribuito un potere immenso e non sono affatto sicuro che egli sia in ogni occasione capace di farne uso con la necessaria prudenza.
Il cinismo non sta nelle parole che descrivono la realtà ma nella realtà stessa.
L'autorità, non la verità, fa la legge.
L'autorità è sempre degradante: degrada sia coloro che la esercitano, sia coloro che la subiscono.
L'ostinazione delle autorità costituite cresce di pari passo con la violenza e la stravaganza degli oppositori, e danno tutta la colpa alla follia e agli sbagli che loro stesse hanno provocato o aggravato.
L'autorità dimentica un re morente.
Chi gode d'una ferma autorità presto apprende che la sicurezza, e non il progresso, è la più grande lezione nell'arte del governo.
Benché l'autorità sia un pesante e massiccio orso, spesso è menata per il naso con l'oro. Mostrate l'interno del vostro borsellino alla parte esterna della sua mano.
Nessuna moralità può fondarsi sull'autorità, anche se l'autorità fosse divina.
La competenza senza autorità è altrettanto impotente dell'autorità senza competenza.
Chi disputa allegando l'autorità, non adopra l'ingegno, ma piuttosto la memoria.
Il principio di autorità permane anche nelle nostre società, non solo per gli ignoranti, non solo per le materie di religione e di morale, ma anche riguardo alle scienze, per i rami di queste che un individuo non ha studiato specialmente.