Se non credi in te stesso, chi ci crederà?
Per i tifosi di pallone il calcio è più di uno sport, lo vivono in maniera più intensa, sembra più una religione.
Non importa quanto segni. Quello che conta è uscire dal campo felice.
Caro basket, dal momento in cui ho cominciato ad arrotolare i calzini di mio padre e a lanciare immaginari tiri della vittoria nel Great Western Forum ho saputo che una cosa era reale: mi ero innamorato di te.
Chi perde denaro, perde molto; chi perde un amico, perde molto di più; chi perde la fiducia in se stesso, perde tutto.
Da quando sono piccola non mi prendo mai troppo sul serio. Forse perché sono partita, come molte donne, con un'autostima molto bassa.
Mi chiedi qual è stato il mio più grande progresso? Ho cominciato a essere amico di me stesso.
Incontrerai sempre persone che cercheranno di sminuire i tuoi successi. Cerca di non essere tu il primo a farlo.
L'autostima è il problema di molte donne.
Ogni vincitore che abbia mai incontrato dice, "La mia vita è cambiata quando ho iniziato a credere in me stesso".
Di fronte a te avevo perduto ogni fiducia in me stesso e conseguito in cambio uno sconfinato senso di colpa.
Chi stima se stesso è al sicuro dagli altri; indossa una corazza che nessuno può penetrare.
L'essenza dell'autostima è fidarsi della propria mente e sapere di meritare la felicità.
L'autostima è una necessità umana fondamentale. Il suo impatto non richiede né la nostra comprensione, né il nostro consenso. Si fa strada dentro di noi anche senza che lo avvertiamo.