La teoria diventa una forza materiale appena conquista la massa.
I filosofi si sono limitati a interpretare in modi diversi il mondo; si tratta ora di trasformarlo.
Gli uomini fanno la propria storia, ma non la fanno in modo arbitrario, in circostanze scelte da loro stessi, bensì nelle circostanze che trovano immediatamente davanti a sé, determinate dai fatti e dalle tradizioni.
Se il denaro, secondo Augier, viene al mondo con una macchia di sangue sulla guancia, il capitale nasce grondante sangue e fango dalla testa ai piedi.
I soldi tramutano la fedeltà in infedeltà, l'amore in odio, la virtù in vizio, il vizio in virtù, la schiavitù in dominio, la stupidità in intelligenza, l'intelligenza in stupidità.
Il capitale è denaro, il capitale sono le merci. Essendo un valore in virtù di ciò, ha acquisito la segreta abilità di aggiungere valore a sé stesso. Genera risultati attivi, o, almeno, depone uova d'oro".
È un errore enorme teorizzare a vuoto. Senza accorgersene, si comincia a deformare i fatti per adattarli alle teorie, anziché il viceversa.
La prassi è inevitabilmente calata entro limiti temporali, la teoria è fondamentalmente svincolata dal tempo.
Una volta che l'idea teorica è acquisita, è bene seguirla finché conduce a una conclusione insostenibile.
Più la teoria dei quanti ha successo e più sembra una sciocchezza.
Nulla è più pratico di una buona teoria.
Non si arriva mai ad un punto in cui si può dire che una teoria sia esatta. La maggior cosa che si può rivendicare per un teoria è di condividere i successi di tutte le sue rivali e che abbia passato almeno un test che le altre hanno fallito.
Una teoria che non può venire confutata da nessun evento concepibile non è scientifica. L'inconfutabilità di una teoria non è una virtù, bensì un vizio.
La teoria non trova mai la sua realizzazione nel popolo, se non quando essa realizza i bisogni di questo popolo.
Una teoria può essere provata da un esperimento. Ma nessun percorso guida dall'esperimento alla nascita di una teoria.