La violenza è la levatrice di ogni vecchia società, gravida di una nuova società.
Non è la coscienza degli uomini che determina la loro vita, ma le condizioni della loro vita che ne determinano la coscienza.
Uno scrittore è produttivo non nella misura in cui produce idee, ma nella misura in cui arricchisce l'editore che pubblica le sue opere.
La religione è la coscienza di sé e la consapevolezza del proprio valore dell'uomo, il quale o non ha ancora acquistato la propria autonomia o l'ha già perduta.
La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni.
Se il denaro, secondo Augier, viene al mondo con una macchia di sangue sulla guancia, il capitale nasce grondante sangue e fango dalla testa ai piedi.
È proprio vero che la violenza ricade sul violento, e il cacciatore finisce nella trappola che ha preparato per la sua preda.
Le conseguenze della collera sono molto più gravi delle sue cause.
La violenza, che non è in se stessa crudele, lo diviene nella trasgressione specifica di chi l'organizza. La crudeltà è una delle forme della violenza organizzata.
La violenza rimane una delle cose più positive del mondo: ma i suoi frutti non mi piacciono.
Ecco un piccolo, bel modo per fare qualcosa contro la violenza: decidere di non mangiare più altri esseri viventi.
Meglio essere violenti se c'è violenza nel nostro cuore, che mettersi il mantello della non violenza per mascherare la debolezza.
Sapeva che tutta la violenza è racchiusa nella precisione di un dettaglio.
Non violenza significa anche cose molto semplici ed essenziali come il rispetto degli altri.
Vorrei sopportare tutte le umiliazioni, tutte le torture, l'ostracismo assoluto e anche la morte, per prevenire la violenza.
Nessuno può essere costretto dalla violenza o dalle leggi ad essere felice; per conseguire tale stato sono invece necessari un'amorevole e fraterna esortazione, una buona educazione e soprattutto un personale e libero giudizio.