Voglio cantare cose semplici per vite semplici di persone semplici.
Vivi una vita, hai una famiglia, canti le tue canzoni. Non ci pensi a tutte queste cose, le fai e basta. Poi, un giorno, tutto ciò assume un senso per te.
La mia vita sessuale è formidabile. Se la testa dice di "sì", il corpo dice di "no". Se il corpo dice di "sì" è la testa a dire di "no"... La mia vita sessuale è quella di una persona normale, anzi, con tutti gli impegni che ho, riesco a far l'amore sì e no due volte l'anno.
Sono l'artista latino che ha avuto maggior successo nella storia nel rappresentare la cultura latina. Può sembrare immodesto, ma è la verità.
Se Dio non avesse avuto canzoni da farmi cantare, io non avrei cantato nessuna canzone. Le canzoni vengono da Dio, tutte.
Sognare la vita, vivere un sogno, cantare per non vivere niente.
Mio padre mi dava dieci dollari - che è un sacco di soldi per una bambina di nove anni - per cantare in chiesa, ai ristoranti, alle cerimonie, un po'ovunque.
Cantare è un'esperienza intima che ti rende vulnerabile.
Vengo da una famiglia senza il talento del canto, ma in qualche modo ho ereditato qualcosa, e in realtà non sono così male.
Scrivo la canzoni pensando a emozioni molto comuni. Sono così universali che una folla di diecimila persone le può cantare per diecimila motivi diversi.
Voglio parlare e cantare a dei totali estranei, questo è il mio modo di comunicare con il mondo.
È tutta colpa mia. Sono il mio peggior nemico. Il mio modo di cantare era precipitato e io con lui... È successo perché non facevo attenzione a come cantavo.
Se canti solo con la voce, prima o poi dovrai tacere. Canta con il cuore, affinché tu non debba mai tacere.
Guarda invece che scienziati, che dottori, che avvocati, che folla di ministri e deputati! Pensa che in questo momento proprio mentre io sto cantando stanno seriamente lavorando!