Il mio paese è là dove passano le nuvole più belle.— Jules Renard
Il mio paese è là dove passano le nuvole più belle.
Per un occhio che guardi un po' in fondo alle cose, la modestia non è che una forma, anche più visibile, della vanità.
Lo stile deve purificarsi come l'acqua che diventa chiara, a forza di lavoro, e per così dire, a furia di consumarsi sui ciottoli.
La migliore salute è quella di non sentirsi in salute.
Certo, ci sono buoni e cattivi momenti, ma il nostro umore cambia più spesso della nostra fortuna.
Quando non si ha più nulla su cui contare, bisogna contare su tutto.
Un uomo può scalare l'Everest per se stesso, ma al vertice pianterà la bandiera del suo paese.
Se la patria o gli ideali rivoluzionari non infiammano più gli animi, ci rimangono alcuni grandi eventi sportivi: le Olimpiadi, la Coppa del Mondo...
Una nave di emigranti tornava in patria. Alcuni di questi emigranti, in vista della patria, impazzirono vaneggiando di essere diventati tutti ricchi.
Finché, domestica o straniera, voi avete tirannide, come potete aver patria? La patria è la casa dell'uomo, non dello schiavo.
La cenere dei morti fu quella che creò la Patria.
Non esiste infatti maggior trionfo di quello che può offrire la patria.
Patria è il nome che si dà al proprio paese quando se ne ha bisogno.
Per un vecchio, la patria è dovunque faccia caldo.
La patria è dove si vive felici.
La patria considerata nella sua morale e profonda significazione è il compiuto sodamente di ciascuno verso di tutti e di tutti verso ciascuno.