La migliore salute è quella di non sentirsi in salute.— Jules Renard
La migliore salute è quella di non sentirsi in salute.
L'ideale della calma è in un gatto seduto.
La morte degli altri ci aiuta a vivere.
Il lavoro pensa, la pigrizia sogna.
Se da una discussione potesse venir fuori la minima verità, si discuterebbe meno. Niente di più deprimente dell'intendersi: non si ha più nulla da dirsi.
Se vuoi costruire la casa della felicità, ricorda che la stanza più grande deve essere la sala d'attesa.
So di essere egoista, ma so anche che non puoi essere felice se pensi solo a te stesso a scapito degli altri.
Vado fra gli uomini, ignoro il domani ma sento che comincia una nuova vita.
Quasi nessuno sa cosa non vuole, e meno ancora cosa vuole.
La demenza non può riconoscere se stessa, nello stesso modo con cui la cecità non può vedersi.
Il coraggio era anche quello. Era la consapevolezza che l'insuccesso fosse comunque il frutto di un tentativo. Che talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai.
Molto spesso, per riuscire a scoprire che siamo innamorati, forse anche per diventarlo, bisogna che arrivi il giorno della separazione.
La volontà di fare scaturisce dalla conoscenza di ciò che possiamo fare.
Io sono abituato a perdere, anche se non ne vado fiero. Di cose al mondo che mi sono restate fra le mani, di avversari che non sono riuscito a battere, ce ne sono montagne.
Il nostro destino si fa riconoscere solo quando lo raccontiamo a noi stessi come se 'io' fosse un altro.
Ora, nel buio, e senza luci in vista e senza chiarori, e soltanto col vento e la spinta regolare della vela, gli parve di essere già morto, forse. Congiunse le mani e si tastò le palme. Non erano morte e gli bastava aprirle e chiuderle per risuscitare il dolore della vita.