La sconfitta non arriva mai a qualsiasi uomo fino a che egli non l'ammette.
Solo quando conosci te stesso il tuo cervello può servirti come uno strumento preciso ed efficiente. Conosci i tuoi difetti, le tue passioni e i tuoi pregiudizi così che puoi separarli da ciò che vedi.
La demenza non può riconoscere se stessa, nello stesso modo con cui la cecità non può vedersi.
I calcoli del cervello non richiedono il nostro sforzo cosciente, solo la nostra attenzione e la nostra apertura per lasciar passare le informazioni. Sebbene il nostro cervello assorba universi di informazioni, molto poco viene ammesso alla nostra consapevolezza normale.
Il guaio di un libro è che scopri cosa contiene solo quando è troppo tardi.
È meglio essere tradito davvero, che saperlo sì e no.
L'uomo è grande poiché si riconosce miserabile. Un albero non si riconosce miserabile. Si è quindi miserabili perché ci si riconosce miserabili: ma è essere grandi riconoscere che si è miserabili.
Una nevrosi è un segreto che non sai di custodire.
Che ceda, ma che combatta; senza aver la forza di vincere abbia quella di resistere; che assapori lentamente il sentimento della propria debolezza, ma sia costretta a riconoscere la propria disfatta.
Nessuna gioia è più grande del sentire la propria mente che si espande.
Noi non partiamo da un esagerato ottimismo sulla natura dell'uomo: noi crediamo alla sua imperfezione, sappiamo della sua corruttela originaria, viviamo anche noi nel peccato.