Il male trionfa spesso, ma non vince mai.
La nostra esperienza è fatta piuttosto d'illusioni perdute che di saggezza acquisita.
Che cos'è l'amore? due anime e una sola carne; l'amicizia? due corpi e una sola anima.
La gloria assai spesso non è altro che un gran rumore che nasce non si sa come, e persiste non si sa perché.
Un volto sempre sereno possiede una misteriosa e potente attrattiva: i cuori tristi vi si scaldano come al sole.
Il malvagio ha due maniere di nuocere: facendo il male e facendo il bene.
I mali si vedono facilmente da tutti; le cagioni da pochissimi; i rimedii quasi da nessuno.
Non viene dall'esterno il nostro male: è dentro di noi, sta nelle stesse nostre viscere e, perciò, difficilmente possiamo guarire: ignoriamo di essere malati.
Chi non conosce il male non ne sospetta alcuno.
Imparando a conoscere i mali della natura, si disprezza la morte; imparando a conoscere quelli della società, si disprezza la vita.
Se gli uomini potessero operare impunemente, non esiterebbero a compiere il male. Né dopo si sentirebbero peggiori.
Temo che le persone per bene facciano una infinità di male a questo mondo. Indubbiamente il peggior danno che fanno è quello di conferire una così grande importanza al male.
Sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perché ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina.
Tra due mali, scelgo sempre quello che non ho mai provato prima.
In ciascuno di noi vi è un istinto di male. Anzi, il bene e il male vivono accumunati e indistinti nello spirito nostro.
Il bene è positivo. Il male è puramente privativo, non assoluto: è come il freddo, che è la privazione del caldo. Tutto il male non è che morte o non-entità. La benevolenza è assoluta e reale.