Gradiva le differenze: forse per questo viaggiò tanto.
La letteratura è l'arte che sa profetizzare quel tempo in cui sarà ammutolita.
Una delle scuole di Tlön nega perfino il tempo: argomenta che il presente è indefinito, che il futuro non ha realtà che come speranza presente.
Il censurare e il lodare sono operazioni sentimentali che nulla hanno a che vedere con la critica.
C'è chi cerca l'amore di una donna per dimenticarsi di lei, per non pensare più a lei.
All'allievo che gli chiede se esiste il paradiso, il maestro Paracelso risponde dicendogli che il paradiso esiste ed è questa nostra Terra. Ma esiste anche l'inferno, e consiste nel non accorgersi che viviamo in un paradiso.
Viaggiare deve comportare il sacrificio di un programma ordinato a favore del caso, la rinuncia del quotidiano.
Solo chi si muove apprezza le soste e non conosce la noia.
Viaggiare è più bello che arrivare. Battersi è più bello che vincere.
La silenziosa stella della notte è il primo punto di sosta nel viaggio verso l'infinito.
Viaggiare non serve. Se uno non ha niente dentro, non troverà mai niente fuori. È inutile andare a cercare nel mondo quel che non si riesce a trovare dentro di sé.
Viaggiare dovrebbe sempre significare vivere una esperienza, e si può avere un'esperienza preziosa soltanto in luoghi, in ambienti con i quali ci troviamo in un rapporto spirituale.
Una volta che hai viaggiato, il viaggio non finisce mai, ma si ripete infinite volte negli angoli più silenziosi della mente. La mente non sa separarsi dal viaggio.
Lascia di quando in quando i sentieri battuti e inoltrati fra i boschi. Troverai certo qualcosa che non hai mai visto prima. Probabilmente si tratterà di una piccola cosa ma non ignorarla.
Vorrei vivere diverso in paesi lontani. Vorrei morire altro fra bandiere sconosciute.
Non si arriva mai tanto lontano come quando non si sa più dove si va.