Ora siamo nelle montagne e le montagne sono dentro di noi.
Lascia che la pace della natura entri in te come i raggi del sole penetrano le fronde degli alberi. Lascia che i venti ti soffino dentro la loro freschezza e che i temporali ti carichino della loro energia. Allora le tue preoccupazioni cadranno come foglie d'autunno.
L'universo sarebbe incompleto senza l'uomo; ma sarebbe incompleto anche privo della più microscopica creatura che vive al di là della nostra vista e conoscenza presuntuosa.
Sono così triste che le montagne più di me non le si può amare.
Dall'alto della montagna tu puoi vedere come sia grande il mondo, e come siano ampi gli orizzonti.
Le folgori colpiscono i monti più alti.
Quando si affronta la montagna, è importante amarla. E per tornare vivo è importante essere amato dalla montagna.
I miei piedi hanno calpestato tutte le superfici create da Dio, i suoi oceani, le sue paludi, le sue colline, le sue vette, per trovare finalmente un posto per me nella neve pungente da cui vedere, nella foschia azzurrina, un mondo di montagne sovrastanti altre montagne.
La montagna è per me un luogo deserto dove si vede il mondo com'era senza di noi e come sarà dopo.
Dalla vetta non si va in nessun posto, si può solo scendere.
Il Signore chiama ad una montagna molto particolare. Una montagna che cresce secondo le sue parole.
Le montagne sono talmente elementari nella forma in cui ci appaiono che salirci mi sembra ovvio e naturale. È con il chiedersi il perché che comincia il fallimento.
Eros ha sconvolto il mio cuore, come un vento che si abbatte sulle querce sulla montagna.