Famiglia. Il luogo dove siamo trattati meglio e dove si brontola di più.
Vulcano. Una montagna che ha il mal di stomaco.
Banchiere: colui che presta il denaro degli altri e tiene l'interesse per sé.
Anarchia. Condizione per cui gli uomini sono tanto liberi che non possono fare quello che vogliono.
Tassazione. L'arte di pelare l'oca facendola gridare il meno possibile e ottenendone la maggior quantità di penne.
Celibe. Un uomo che ha perso l'occasione di rendere infelice una donna.
La famiglia è un nucleo di repressione delle simpatie, di obblighi ad amare, di colpe, di proteste, carezze false e veri schiaffi.
Solo attorno a una donna che ama può formarsi una famiglia.
La famiglia è concetto di Dio, non vostro. Potenza umana non può sopprimerla. Come la patria, più assai che la patria, la famiglia è un elemento della vita.
La famiglia è l'associazione istituita dalla natura per provvedere alle necessità dell'uomo.
Non sei tenuto a venerare la tua famiglia, non sei tenuto a venerare il tuo paese, non sei tenuto a venerare il posto dove vivi, ma devi sapere che li hai, devi sapere che sei parte di loro.
La più grande unità sociale del paese è la famiglia. O due famiglie: quella regolare e quella irregolare.
Le famiglie felici si somigliano tutte; le famiglie infelici sono infelici ciascuna a modo suo.
La famiglia è tornata a diventare quel potente e insostituibile centro infinitesimale di tutto che era prima. Perché? Perché la civiltà dei consumi ha bisogno della famiglia.
Un uomo non dovrebbe mai trascurare la sua famiglia per gli affari.