La famiglia è la patria del cuore.
Imparano più i popoli da una sconfitta, che non i re dal trionfo.
Era un uomo profondo, ma assai gretto: conformava la sua vita alle sue credenze; ma era intollerante, e mi tacciava di traditore, se per caso affiliavo un banchiere o un ricco borghese. Era inoltre comunista.
La vita d'un'anima è sacra, in ogni suo periodo: nel periodo terreno come negli altri che seguiranno.
Dio v'ha fatto educabili. Voi dunque avete dovere d'educarvi per quanto è in voi, e diritto a che la società alla quale appartenete, non v'impedisca nella vostra opera educatrice, v'aiuti in essa e vi supplisca quando i mezzi d'educazione vi manchino.
Amate, rispettate la donna. Non cercate in essa solamente un conforto, ma una forza, una ispirazione, un raddoppiamento delle vostre facoltà intellettuali e morali.
I padri non devono né vedere né sentire. Questa è l'unica vera base della vita di famiglia.
La famiglia è un nucleo di repressione delle simpatie, di obblighi ad amare, di colpe, di proteste, carezze false e veri schiaffi.
Gli odi insanabili sono sempre quelli di famiglia.
Felice quella famiglia che, senza possedere grandi ricchezze, tuttavia non soffre la povertà.
La famiglia è il test della libertà, perché è l'unica cosa che l'uomo libero fa da sé per sé.
La famiglia è l'associazione istituita dalla natura per provvedere alle necessità dell'uomo.
La famiglia autoritaria è il primo essenziale luogo di riproduzione di qualunque mentalità reazionaria, la fabbrica dell'ideologia e della struttura reazionarie.
Niente è più contrario all'istituzione della famiglia, di una famiglia divisa.
Quando entriamo nella famiglia, con l'atto di nascita, entriamo in un mondo imprevedibile, un mondo che ha le sue strane leggi, un mondo che potrebbe fare a meno di noi, un mondo che non abbiamo creato. In altre parole, quando entriamo in una famiglia, entriamo in una favola.
Le famiglie "minuscoli teatri in cui attori scadenti continuano a mettere in scena la stessa pessima rappresentazione, davanti a spettatori ammanettati alle loro sedie".