La vittoria ha molti padri, la sconfitta è orfana.
Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana.
Quelli che rendono impossibili le rivoluzioni pacifiche rendono le rivoluzioni violente inevitabili.
Non ci può essere progresso se le persone non hanno fiducia nel domani.
Dobbiamo utilizzare il tempo come uno strumento, non come un divano.
Il nostro più elementare legame è che tutti noi abitiamo questo piccolo pianeta. Respiriamo la stessa aria. Ci preoccupiamo per il futuro dei nostri figli. E siamo tutti mortali.
La più ingiusta condizione delle guerre sta in questo, che tutti si attribuiscono il merito delle imprese andate bene, mentre le sconfitte sono sempre imputate a uno solo.
Morirete o vincerete!
Il valore delle operazioni militari risiede nella vittoria, non nel temporeggiare.
I perdenti hanno tonnellate di varianti. I campioni hanno il vanto di imparare a battere gli stessi vecchi noiosi colpi vincenti.
Ci sono molte vittorie peggiori di una sconfitta.
Così procedono i nostri discorsi, eterna vittoria del linguaggio sull'opacità delle cose, silenzi luminosi che dicono più di quel che tacciono.
La vera vittoria è la vittoria sull'aggressione, una vittoria che rispetti l'umanità del nemico rendendo così inutile un ulteriore conflitto.
Sono drogato. Drogato di vittoria. In questo momento sono totalmente dipendente dal successo: corro, vinco e dunque vivo.
In battaglia tutto ciò che è necessario per farti combattere è un po' di sangue caldo e sapere che perdere è più pericoloso che vincere.
Chi si domanda se il nemico è stato sconfitto dalla strategia o dal valore?