La nostra piccola esistenza è racchiusa in un sonno.
La mente stessa è una stanza talmente smisurata e labirintica che ci fa immaginare le cose più grandi di quelle che sono in realtà.
L'arte è il trionfo sul caos.
Perché amava tanto i temporali, perché lo eccitava il rumore delle porte spalancate dal vento e delle folate di pioggia che spazzavano violentemente le scale di casa?
Perché le prime note cristalline di un vento di tempesta avevano per lui il suono inconfondibile delle buone notizie, dell'allegria, della lieta novella?
Perché si dorme? Non tanto per riposare, quanto per dimenticare.
Cosa c'entra la notte con il sonno?
Il problema del dividere il proprio letto coi gatti è che loro preferirebbero dormire su di te invece che vicino a te.
L'odio è un veleno prezioso più caro di quello dei Borgia; perché è fatto con il nostro sangue, la nostra salute, il nostro sonno e due terzi del nostro amore.
Il sonno è la morte senza responsabilità.
Un uomo che dorme tiene in cerchio intorno a sé il filo delle ore, l'ordine degli anni e dei mondi.
La morte è come il sonno, ma con questa differenza: se sei morto e qualcuno grida "In piedi, è giorno fatto!", ti riesce difficile trovare le pantofole.
Il sonno viene come l'avanzare della marea. Opporsi è impossibile.
Chiunque vada a letto prima di mezzanotte è un mascalzone.
Hanno tutti un libro, un disco, un film da girare. Ma il giorno dopo stanno male, è sonno vegetale, l'occasione della vita chiama, hanno spento il cellulare.