La vittoria è dentro di te, Marcus. Devi semplicemente aiutarla a uscire.
Impara ad amare i tuoi fallimenti, Marcus, perché saranno loro a formarti. Saranno i tuoi fallimenti a dare sapore alle tue vittorie.
Soffrirai profondamente, fratello mio, quando scoprirai quanti nostri simili sono contagiati dall'odio anche fra i nostri amici, anche fra i nostri parenti, te l'ho detto.
Oltre a essere effimera, la gloria non è priva di conseguenze.
Il mondo è troppo piccolo perché si possa giurare di non rivedersi mai più. Si perdono di vista solo quelli che lo vogliono davvero.
Chi aveva meno voglia di giocare vince.
Veni, vidi, vici.
Il momento della vittoria è troppo breve perché si debba vivere per quello e per nient'altro.
Se vinci c'è una specie di timore nei tuoi confronti. Quando perdi, invece, quelli che sono stati zitti si sentono più forti.
Io considero la vittoria come una pietra miliare su un'autostrada molto lunga.
Se vivi abbastanza a lungo, vedrai che ogni vittoria si muta in sconfitta.
La guerra è una serie di catastrofi che risultano in una vittoria.
Sono le vittorie che tu riporti giornalmente sulla solitudine, sulla povertà, sulla fame, sulla fatica, sulla sconfitta, sulla delusione, sull'ingiuria, sul disprezzo, sulla sofferenza. Sono la tua resistenza alle difficoltà. Sono il tuo coraggio nell'affrontarle.
La vittoria per me è non mollare, non importa cosa mi piove addosso, posso farcela, posso continuare.
Nessun vincitore crede al caso.