L'uomo è un miracolo privo d'interesse.— Jean Rostand
L'uomo è un miracolo privo d'interesse.
Tutto quello che un individuo è, in bene o in male, lo è per aver ricevuto dai suoi genitori alcune molecole e per aver subìto alcune influenze esterne. Le nostre ricompense o i nostri castighi derivano sempre dalla chimica e dalla sorte.
Fin quando ci saranno delle dittature, non avrò il coraggio di criticare una democrazia.
Si è mal disposti al matrimonio quando non si possiede la stoffa di un despota o di uno schiavo.
Mi sarebbe piaciuto essere di quelli che, con piccole frasi, fanno venire a noia i lunghi svolgimenti.
Negli istanti in cui la vita ci appare tollerabile, non le domandiamo di avere un senso; è la disperazione del cuore che induce lo spirito ad essere troppo esigente.
L'uomo è l'unica creatura che consuma senza produrre. Egli non dà latte, non fa uova, è troppo debole per tirare l'aratro, non può correre abbastanza velocemente per prendere conigli. E tuttavia è il re di tutti gli animali.
Per ciascuno di noi v'è un giorno, più o meno triste, più o meno lontano, in cui deve infine accettare di essere uomo.
Che l'uomo sia la più nobile creatura del mondo, si può dedurlo dal fatto che nessun'altra creatura lo ha mai contraddetto su questo punto.
Una sola frase basterà a descrivere l'uomo moderno: egli fornicava e leggeva i giornali.
Ovunque sono uomini, lì dimoreranno anche dèi.
Limitato nella sua natura, infinito nei suoi desideri, l'uomo è un dio caduto che ricorda il cielo.
Ben scrisse un sofista greco, che l'uomo è la misura delle cose: ma si dimenticò che le cose sono misura dell'uomo.
L'uomo non è né angelo né bestia, e disgrazia vuole che chi vuol fare l'angelo fa la bestia.
L'uomo è un animale dotato di ragione: il suo bene lo attua appieno, se adempie al fine per cui è nato. Che cosa esige da lui questa ragione? Una cosa facilissima: che viva secondo la natura che gli è propria.
L'uomo è un piccolo mondo.