Sovente gli uomini cattivi creano, a loro danno, discepoli che li superano.
Non c'è scusa all'essere cattivi, ma v'è un certo merito nel sapersi tali; fare il male per stupidità è il più irrimediabile dei vizi.
Quando conosco qualcuno, io penso sempre che si tratti di una persona perbene e continuo a pensarlo finché non ho la prova contraria. Se ho la prova contraria, poi, non dico che quella persona è cattiva. Dico: è stata cattiva con me.
La prescienza di Dio non ha neppure imposto a nessun cattivo una necessità, così che non potrebbe essere diverso.
Frizzo non era esattamente un uomo cattivo. Non era dotato dell'immaginazione sufficiente per esserlo. Operava più secondo quel genere di generalizzata sgradevolezza di basso rango che ossida leggermente l'anima di tutti quelli che vi vengono a contatto (quasi come le Ferrovie dello Stato).
Dio sopporta i cattivi, ma non poi sempre sempre.
Preoccupiamoci di fare le cose che noi conosciamo, di farle nel migliore dei modi, con l'intensità giusta, con la cattiveria giusta, con l'umiltà giusta e con la voglia di fare fatica, questa è la cosa più importante.
I felici sono felici per il possesso della giustizia e della temperanza e gli infelici, infelici per il possesso della cattiveria.
Il mio non senso della vita: La cattiveria.
Non esistono razze, categorie o popoli cattivi, ma solo singoli individui non dotati di pietas.
Non credo ai demoni. L'indifferenza e l'incomprensione possono creare cattiveria. Molto spesso quelle che sembrano persone maligne in realtà sono vittime di cattiverie.