Una grande passione infelice è un grande mezzo di saggezza.
Val molto di più avere la costante attenzione degli uomini che la loro occasionale ammirazione.
Ogni età, ogni stato della vita ha una sua perfezione che gli è congeniale, una specie di maturità che gli è propria.
È una previdenza necessaria capire che non si può prevedere tutto.
Non riesco a persuadermi che, per aver ragione, si debba a tutti i costi avere l'ultima parola.
Tutti, schiavi e vittime dell'amor proprio, non vivono per vivere, ma per far credere di aver vissuto.
Il tempo è elastico perché dilatato dalla passione.
La passione dominante, quale che sia, la passione dominante governa sempre la ragione.
Il guaio di una passione è che produce molta luce concentrata, è solo questione di tempo prima che rischiari ogni piccolo angolo. E di solito non ci trovi più molto, quando l'ombra si è dissolta.
È il colmo della follia riproporsi la soppressione delle passioni. Questo è il bel progetto del devoto, che si tormenta come un forsennato per non desiderare nulla, non amare nulla, non sentire nulla, e che finirebbe per diventare un vero e proprio mostro se riuscisse a realizzarlo!
Non illuderti: la passione non ottiene mai perdono. Non ti perdono neanch'io, che vivo di passione.
Chi vuole che il suo giudizio sia creduto lo pronunci freddamente e senza passione.
La passione ci consacra alla sofferenza, giacché, in fondo, essa è la ricerca di un impossibile.
Nelle persone, così come nei luoghi, c'è spazio per la ragione e per la passione.
Felice è l'uomo che può vivere della sua passione!
Eppure deve esistere una calligrafia delle passioni.