La giovinezza è la passione per l'inutile.
Vi è nella sensualità una sorta di allegrezza cosmica.
Il silenzio a denti stretti cammina, a piedi nudi, lungo i sentieri.
Il lavoro calmo e regolare, l'aria viva d'altura, la frugalità e soprattutto la serenità dell'anima avevano conferito a quel vecchio una salute quasi solenne.
Il sole non è mai così bello come il giorno in cui ci si mette in cammino.
Se uno è ridicolo nel suo mestiere, in che cosa sarà elegante?
La giovinezza è un dono divino, che però la maturità consapevole degli anziani deve salvaguardare dalle insensate dissipazioni e dalle malcerte precocità.
La vecchiaia è più corporea della giovinezza, ti costringe a fare i conti con il tuo corpo, che reclama le sue esigenze. Quando sei giovane non ti accorgi di averlo, ti obbedisce. Ma poi arriva il momento che ti dice "no, questo non lo puoi fare perché sei vecchio".
Dobbiamo prepararci a pensare e a combattere l'intera adolescenza come un gruppo criminale, l'intera giovinezza come un'associazione a delinquere.
La giovinezza finisce quando il tuo calciatore preferito ha meno anni di te.
La giovinezza è tante cose, anche una particolare accuratezza dello sguardo che afferra un enorme numero di particolari e sfumature.
La giovinezza di tutti è un sogno, una forma di follia chimica.
La gioventù non osa guardarsi allo specchio della coscienza quando precipita dalla parte dell'ingiustizia, mentre l'età matura vi si è già specchiata: qui sta tutta la differenza fra queste due fasi della vita.
La giovinezza non sta nel mutare idee e passioni ogni giorno, ma nel provare ogni giorno le proprie idee e passioni contro la realtà, per vedere se tagliano.
Segno della giovinezza è forse una magnifica vocazione per le facili felicità.
Il tempo speso in malo modo durante la gioventù è talvolta l'unica libertà che una persona abbia mai avuto.