Scrivere è come fare la lotta, mi piacciono le cicatrici.
Il suo dolore era stato maggiore del mio. Quel dolore delinea il confine che ci separa. La sua morte mi ha insegnato a guardarmi dentro e a mantenermi distante. Quel dono di consapevolezza mi ha salvato la vita.
Penso che John Fitzgerald Kennedy fosse un uomo politico, uno statista un po' di serie B e che Robert Kennedy fosse il più grande combattente contro il crimine che sia mai vissuto.
Vale la pena di lottare solo per le cose senza le quali non vale la pena di vivere.
La lotta contro i nemici dell'umanità si combatte in tutto il mondo, non richiede né eroi né messia, e inizia dalla difesa del più fondamentale dei diritti. Il Diritto alla Vita.
Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più schiavo, ma uomo libero.
Si deve evitare la battaglia invece che vincerla. Ci sono vittorie che impoveriscono lo sconfitto, ma non arricchiscono il vincitore.
Sono più quelli che muoiono nella fuga che non quelli che muoiono combattendo.
Bisogna spegnere la prepotenza più che un incendio.
Politica: Conflitto di interessi mascherato da lotta fra opposte fazioni. Conduzione di affari pubblici per interessi privati.
È strano scoprire l'intensità che l'uomo ha nei confronti della voglia di vivere: basta una bolla d'aria rubata da una grotta ideale, sommersa dal mare, per dare la forza di continuare quella lotta basata su un solo nome: speranza.
Proseguire, perseguire qualcosa, significa lottare contro ogni cosa.
Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttar via tutto, e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente. La calma è una vigliaccheria dell'anima.