Ecco la notte, e 'l ciel tutto s'imbruna, e gli alti monti le contrade adombrano; le stelle n'accompagnano e la luna.
Chi non ha visto il calar della notte non giuri d'inoltrarsi nelle tenebre.
So poco della notte ma la notte sembra sapere di me, e in più, mi cura come se mi amasse, mi copre la coscienza con le sue stelle. Forse la notte è la vita e il sole la morte. Forse la notte è niente e le congetture sopra di lei niente e gli esseri che la vivono niente.
C'è un punto morto nella notte, dove fa più freddo e il tempo più nero, dove il mondo ha dimenticato la sera e l'alba non è ancora una promessa. Un tempo in cui è troppo presto per alzarsi, ma così tardi per andare a letto.
Chissà perché la notte, come la gomma, è di un'infinita elasticità e morbidezza, mentre il mattino è così spietatamente affilato.
Più scura la notte, più luminose le stelle, più profondo il dolore, più vicino è Dio!
L'uomo nella notte accende a se stesso una luce quando la sua vista è spenta; però da vivo è a contatto con il morto, da sveglio è a contatto con il dormiente.
Allor fu la paura un poco queta che nel lago del cor m'era dutata la notte ch'i' passai con tanta pièta.
Di che reggimento siete fratelli? Parola tremante nella notte. Foglia appena nata Nell'aria spasimante involontaria rivolta dell'uomo presente alla sua fragilità Fratelli.
In una notte dell'anima veramente oscura sono sempre le tre del mattino, giorno dopo giorno.
Ci si trascina di notte per le vie e si parla tra sé. Il dialogo alligna di giorno e risuona dei suoi traffici ignobili. Di notte si monologa. Come dei re.