La democrazia senza moralità è impossibile.
Entra in crisi la democrazia, perché essa, intendo la democrazia quantitativa moderna, è stata pensata supponendo che ci fossero dei valori stabili, fissi, condivisi da tutti.
Abuso di potere, mitigato dal consenso popolare: ecco l'ideale della nostra democrazia.
La democrazia smetterà di esistere quando toglierai da coloro che hanno voglia di lavorare e darai a coloro che non ne hanno voglia.
Per indisposizione del dittatore la democrazia si replica.
La democrazia non si può regalare come una stecca di cioccolata. La democrazia bisogna conquistarsela. Per conquistarsela bisogna volerla. Per volerla bisogna sapere cos'è.
Stiamo scivolando verso una forma di gestione della cosa pubblica che è fuori da ogni controllo democratico.
Noi democratici non siamo contro la ricchezza ma contro la povertà. La ricchezza, per noi, non è una colpa da espiare, ma un legittimo obiettivo da perseguire. Ma la ricchezza non può non essere anche una responsabilità da esercitare.
Oggi è riflettendo, scrivendo, partecipando democraticamente all'elezione dei governanti che si può sperare di far evolvere intelligentemente le cose... insomma, con un'azione a lunghissimo termine.
La democrazia si muta in dispotismo.
Una nazione è democratica quando è capace di privare del potere i suoi governanti incapaci.