La bellezza nasce degli occhi dell'uomo, ma lo sguardo dell'uomo nasce della natura.— Hubert Reeves
La bellezza nasce degli occhi dell'uomo, ma lo sguardo dell'uomo nasce della natura.
L'uomo è la specie più folle: venera un Dio invisibile e distrugge una Natura visibile. Senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando.
L'osservazione del cielo deve iniziare a occhio nudo. E come tutte le cose importanti, richiede tempo e pazienza. Ma una volta identificata, potrete riconoscere la stessa costellazione in qualsiasi punto del cielo. Con il passare del tempo diverrà parte del paesaggio e dei vostri ricordi.
Divenire adulto significa imparare a vivere nel dubbio ed a sviluppare, attraverso le esperienze, la propria filosofia, la propria morale. Evitare il "prêt-à-penser".
Riconoscere le stelle è una questione di diletto, di divertimento. Il piacere di trasformare un mondo sconosciuto e monotono in un mondo meraviglioso e familiare. Bisogna prendere confidenza con il cielo, per "abitarci" e sentirsi come a casa propria.
Lo sguardo è come una mano che tenta inutilmente di afferrare l'acqua che scorre. Sì, l'occhio percepisce ma non scruta, crede ma non interroga, recepisce ma non indaga, è privo di desiderio e non persegue nessuna crociata.
Gli occhi ti dicono quello che uno è: la bocca quello che è diventato.
Le mie guance diventano di un rosa intenso, sapendo che Taylor può sentirci, grata che non possa vedere lo sguardo rovente, brucia-mutandine che Christian mi lancia. Devo fare appello a tutte le mie forze per non saltargli addosso proprio qui, sul sedile posteriore della macchina.
Non c'era bisogno di sguardi, di parole, di gesti, di contatti: solamente il puro stare insieme.
Quale autore al mondo potrà insegnarvi la bellezza come uno sguardo di donna?
Fino a che continuerai a sentire le stelle ancora come al di sopra di te, ti mancherà lo sguardo dell'uomo che possiede la conoscenza.
Quando gli occhi dicono una cosa e la bocca un'altra, l'uomo avveduto si fida del linguaggio dei primi.
Si riconobbero e si smarrirono nella stessa occhiata, precipitarono nell'estraneità per ritrovarsi un gradino più in alto sulla scala della conoscenza.
Dove gli occhi van volentieri, anche il cuore va, né il piede tarda a seguirli.
Quegli sguardi potrebbero causare da soli il riscaldamento globale del pianeta.