Una società di atei inventerebbe subito una religione.
La potenza non consiste nel colpire forte o spesso, ma nel colpire giusto.
L'odio senza desiderio di vendetta è un seme caduto sul granito.
Ogni donna la sua fortuna ce l'ha fra le gambe.
L'invidia si annida in fondo al cuore umano come una vipera nella sua tana.
L'amicizia dura quando ciascuno dei due amici pensa di avere una lieve superiorità sull'altro.
Per quel che mi ricordo, non c'è una parola di lode all'intelligenza, nelle Sacre Scritture.
Più che di discussione, la religione è argomento di decisione.
La tolleranza è il modo più sicuro per attirare le anime alla religione.
Noi non siamo cattolici da ristorante, non scegliamo dal menù quali regole seguire, noi seguiamo la dottrina rigorosamente.
Non ho mai notato né sentito né letto che il clero sia amato in nessun paese dove il cristianesimo è la religione di stato. Niente può rendere popolari i preti tranne una certa persecuzione.
Ogni cosa, per essere vera, deve diventare una religione, e l'agnosticismo, come una qualunque altra religione, dovrebbe avere le sue cerimonie.
Nessuno può essere costretto a partecipare o a contribuire pecuniariamente a qualsivoglia culto, edificio o ministero religioso.
Se dici la tua sul Vaticano, sulla Chiesa Cattolica, sui Papa, sulla Madonna, su Gesù, sui Santi, non ti succede nulla. Ma se fai lo stesso con l'Islam, col Corano, con Maometto, coi figli di Allah, diventi razzista e xenofobo e blasfemo e compi una discriminazione razziale.
La religione è il pensiero contorto dell'uomo fuori del quale si erigono templi per concretizzarlo.
Non si è religiosi soltanto quando si adora una divinità, ma anche quando si mettono tutte le risorse dei proprio spirito, tutte le sottomissioni della volontà, tutti gli ardori del fanatismo, al servizio d'una causa o d'un uomo diventato lo scopo e la guida dei sentimenti e degli atti.