La scienza è un'equazione differenziale. La religione è una condizione al contorno.— Alan Turing
La scienza è un'equazione differenziale. La religione è una condizione al contorno.
Il ragionamento matematico può essere considerato piuttosto schematicamente come l'esercizio di una combinazione di due capacità, che possiamo chiamare intuizione e ingegnosità.
Non mi interessa sviluppare un cervello elettronico potente. Mi accontento di uno mediocre, un po' come quello del presidente dell'AT&T.
Se un filosofo è un uomo cieco, in una stanza buia, che cerca un gatto nero che non c'è, un teologo è l'uomo che riesce a trovare quel gatto.
Se oggi i popoli civili più non credono che il sole, ogni sera, si tuffi nell'oceano, non è certo merito della religione.
Un uomo religioso è un individuo-massa, cioè una contraddizione in termini.
La religione è un'illusione che trae la sua forza dalla condiscendenza ai nostri moti pulsionali di desiderio.
In breve, chiunque accetterà di consultare il buon senso sulle credenze religiose, si accorgerà facilmente che tali credenze non hanno alcun solido fondamento; che ogni religione è un castello in aria.
Pretendere che anche uno spirito grande uno Shakespeare, un Goethe faccia entrare nella propria convinzione, i dogmi di una qualche religione, è come pretendere che un gigante calzi la scarpa di un nano.
Chi pensa che la religione riguardi la "fede" non capisce la religione, e non capisce neppure la fede.
Nessuno può essere costretto a partecipare o a contribuire pecuniariamente a qualsivoglia culto, edificio o ministero religioso.
La differenza fondamentale tra le due religioni della décadence: il buddhismo non promette, ma mantiene; il cristianesimo promette tutto e non mantiene nulla.
Il nucleo e lo spirito più profondo del cristianesimo è identico a quello del bramanesimo e del buddismo: tutti insegnano la grave colpa della razza umana causata dalla sua semplice esistenza.