Le nazioni hanno grandi uomini soltanto loro malgrado.
La lotta e la ribellione comportano sempre una certa dose di speranza, mentre la disperazione è muta.
Il dandismo non è neppure, come sembrano credere molti sconsiderati, un gusto sfrenato del vestire e dell'eleganza materiale. Per il dandy perfetto tali cose sono unicamente un simbolo della superiorità aristocratica del suo spirito.
Bara e alcova vi offrono, come buone sorelle, piaceri terribili e paurose dolcezze.
Ciò che ho sempre trovato di più bello, a teatro, è il lampadario.
Lo studio della bellezza è un duello in cui l'artista urla di spavento prima di esser vinto.
Come? Un grand'uomo? Ma io non vedo che un commediante del suo proprio ideale.
Il superuomo è un ideale prematuro, che presuppone l'uomo.
Ritenere grande un uomo che non tiene conto della misura del bene e del male, significa soltanto riconoscere la propria nullità e la propria incommensurabile bassezza. [...] non c'è alcuna grandezza là dove non vi sono la semplicità, il bene e la verità.
I soli che meritano un monumento non ne hanno bisogno; quelli, cioè, che hanno eretto un monumento nelle menti e nelle memorie degli uomini.
Essere grande significa essere incompreso.
Ciò che realmente conta è la piccola minoranza di uomini che creano opere d'arte o di pensiero, i fondatori di religioni e i grandi uomini di Stato. Sono questi pochi individui eccezionali che ci permettono di farci un'idea della vera grandezza dell'uomo.
Un grande uomo non ha tempo di fare davvero nulla, ma solo sedersi ed essere grande.
La grandezza di un uomo non sta in quanta ricchezza riesce ad acquistare, ma nella sua integrità e nella sua capacità di influenzare positivamente chi gli sta intorno.
Per essere grandi bisogna essere fraintesi.